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January 2006
Photo © Bertrand Desprez


Alagna: Sono ammalato, non canto alle Olimpiadi, La Stampa, 12 January 2006
Interview: Roberto Alagna (Questionnaire de Proust), Classica, January 2006

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Alagna: Sono ammalato, non canto alle Olimpiadi
Armando Caruso, La Stampa, 12 January 2006

«Il 31 dicembre avevo dovuto annullare un galà a Parigi. Mi curerò»

Roberto Alagna, l'ultimo tenore-divo, non canterà «Manon Lescaut» e «Bohème» di Puccini, le prime due opere delle Olimpiadi della Cultura in cartellone al Teatro Regio. Non canterà non per un capriccio, ma perché non sta bene e dovrà sottoporsi a lunghe cure mediche che lo terrano lontano dai teatri di tutto il mondo. Lui stesso, ieri sera ha annunciato il doloroso forfait, «perché - ha premesso - sono del parere che bisogna sempre dire la verità ed evitare che si scrivano cose inesatte. Ieri sera durante la prove del primo atto di Manon Lescaut ho avuto un abbassamento glicemico e ho dovuto ricorrere alle cure del medico. Da due/tre anni soffro di questi disturbi, ma li ho sempre superati. Il 31 dicembre ho dovuto annullare un Gala a Parigi. Sono stato ricoverato all'Ospedale Americano perché le piastrine del mio sangue non trattengono gli zuccheri e quindi sovente sono soggetto a tremori e vado in ipoglicemia». Una dichiarazione comprensibilmente forse un po' confusa, che certamente i medici americani dell'ospedale di Parigi chiariranno nei prossimi giorni.

Roberto Alagna sorride, si fa forza: «Continuerò ad andare avanti. Non mi piegherò davanti alla malattia. La voce sta bene, anche ieri prima di sentirmi male ho cantato magnificamente, poi le forze sono venute meno. Ci tenevo tantissimo a cantare questa "Manon" di Puccini costruita su misura per me. Era un progetto a cui abbiamo lavorato tutti con grande passione ed entusiasmo. L'affetto degli amici Jean Reno, Evelino Pidò, del sovrintendente Walter Vergnano, del direttore artistico Marco Tutino e di tutta la famiglia del Regio, mi aveva indotto ad accettare una produzione ricca di promesse. Purtroppo la mia partecipazione è svanita nell'amarezza. Ho lasciato l'Ospedale Americano di Parigi e mi sono messo a disposizione del teatro per le prove, ma ieri sera questa malattia subdola, mi ha annebbiato la vista e non ce l'ho fatta».

Roberto Alagna è un leone, un uomo che non si abbatte per l'avversa sorte. La moglie Angela Gheorghiu, ha abbandonato i suoi molteplici impegni artistici per stare accanto al marito e gli sarà accanto anche in questo lungo periodo di forzato riposo».

«Le cure intense - sottolinea con apparente serenità Roberto Alagna - ma più lunghe sono state quelle cui si è sottoposto mio fratello che ora però sta bene. Io spero di poter tornare presto a cantare. Prima di mettermi in macchina per essere ricoverato all'Ospedale Americano, ho voluto rasserenare mia figlia che ha appena 14 anni. Ho fatto il pagliaccio come Benigni nella "Vita è bella", ma lei ha compreso il mio stato d'animo e mi ha abbracciato. Ho persino cantato, ho fatto finta di nulla, ma sentivo una grande tristezza. La "Manon" è la più bella opera di Puccini, l'ho sempre amata fin da bambino».

Rientrerà a Parigi? «Sì. Dopodomani mi ricovereranno ancora all'Ospedale Americano dove ogni due ore sarò sottoposto a esami del sangue per cercare di analizzare le cause della mia malattia. Quando ho fatto i primi esami avevo 70 di pressione e 30 battiti cardiaci al minuto. Stavo malissimo. Mi spiace tanto per questa mia odissea. È la prima volta nella mia vita che non posso cantare».

Il Teatro Regio intanto sta affannosamente cercando un altro tenore che canti nelle recite di «Manon Lescaut» e «Bohème» di febbraio, quelle per le Olimpiadi della Cultura, ma la «prima» del 17 gennaio sarà affidata ad Antonello Palombi, mentre la recita del 20 gennaio sarà annullata e verranno rimborsati i biglietti».

Il sovrintendente Walter Vergnano augura all'amico Alagna di ristabilirsi presto: «Guarda che per i prossimi quattro o cinque anni dovremo realizzare progetti che oggi non voglio svelare, quindi guarisci presto».
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Interview: Alagna (Questionnaire de Proust)
Classica, January 2006

Le principal trait de mon caractere
- Pasionne, j'aime les challenges

La qualite que je desire chez une femme
- La feminite

La qualite que je desire chez un homme
- La loyaute

Ce que j'apprecie le plus chez mes amis
- La patience, la comprehension

Mon principal defaut
- Je suis un peu trop impulsif

Mon occupation preferee
- Ecouter de la musique

Mon reve de bonheur
- Qu'il n'y ait plus de gens malheureux ... pour qu'ils puissent ecouter de la musique !

Quel serait mon plus grand malheur
- Perdre ma voix

Ce que je voudrais etre
- Le meilleur modele possible pour les generations futures

Le pays ou je desirerais vivre
- Le pays de Cythere

La couleur que je prefere
- Ca depend des jours, aujourd'hui c'est le bleu

La fleur que j'aime
- Le muguet

Mes auteurs favoris en prose
- Hugo, Cavana, Auster ...

Mes poetes preferes
- Hugo, Verlaine, Baudelaire, Ronsard ... Et Ferre, Aragon, Brassens. Si je ne devais en choisir qu'un
  Verlaine

Mes heros favoris dans la fiction
- Zorro, Robin des bois ... Dans l'opera : Otello

Mes heroines favorites dans la fiction
- Les femmes un peu dures, Lola Montes, Mata Hari, Lucrece Borgia; et le cote "sainte" : Sainte
  Genevieve, Bernadette, Jeanne d'arc

Mes compositeurs favoris
- Tous ceux que je chante, Verdi, Puccini, Gounod, jusqu'a Rabaud ...

Mes peintres favoris
- Picasso, Velasquez, Rembrandt, le Greco ... Surtout Vinci et Michel-Ange

Mes heros/heroies dans la vie reelle
- Les sportifs, Cassius Clay, Nadia Comaneci, ceux qui ont trouve le depassement d'eux memes dans le
  sport. Gorbatchev, un heros des temps modernes ... mais j'aime moins le cote politique.

Mes heros/heroines dans l'histoire
- Jesus Christ ... il a reussi a faire parler de lui en cinq an, sans television, sans media !

Mes noms favoris
- Ornella, Angela, Frederico, Marinella .... tous ceux de ma famille, Francesco, Lucia ...

Ce que je deteste par dessus tout
- Quand je me reveille le matin et que j'ai la voix fatiguee, apres une mauvaise nuit. J'ai l'impression detre
  unijambiste, qu'il me manque quelque chose.

Caracteres historiques que je meprise le plus
- Les dictateurs. Hitler, Ceaucescu, Mussolini ...

Le fait militaire que j'admire le plus
- Aucun. Ca ne devrait pas exister. Ou alors, la revolte des escalves par Spartacus.

Le reforme que j'admire le plus
- D'avoir donne les roles de femme a de vraies femme au theatre !

Le don de la nature que je voudrais avoir
- Celui que j'ai me convient. Sinon la sagesse.

Comment j'aimerais mourir
- En poussant un dernier contre ut!

L'etat present de mon esprit
- Au repos.

Fautes qui m'inspirent le plus d'indulgence
- La jalousie. C'est humain.

Ma devise
"Chanter pour exister, exister pour pouvoir donner"
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This page was last updated on: February 26, 2006